Ortodonzia: malocclusioni sagittali

23/08/2017  Torna indietro

Il merito di avere una classificazione riconosciuta da tutti lo si deve a Edward H. Angle, che nei primi anni del ‘900 propose la classificazione che riporta il suo nome.

Per Angle la chiave dell’occlusione è rappresentata dai rapporti tra i primi molari superiore ed inferiore e dai rapporti tra il canino superiore ed il canino e il premolare inferiori. Ovviamente, in questa classificazione si parla di malocclusioni dentali, in cui si ha l’interessamento delle basi ossee oltre che dei rapporti dentali.

Si è in presenza di una prima classe dentale quando la cuspide del primo molare superiore va a chiudere al centro del primo molare inferiore, che per l’appunto si trova in avanti “di mezzo dente”.

Il canino superiore va occludere nel mezzo del canino inferiore e del premolare inferiore. Non per forza si avrà una corretta chiusura dei denti, spesso si è in presenza di malocclusioni di prima classe quando vi sono affollamenti dentali, respirazione orale, morso aperto o coperto, morso crociato laterale, etc.

 

Nella prima classe scheletrica vi è un corretto rapporto tra le basi ossee, quindi tra la mandibola e il mascellare superiore, il profilo risulta per lo più armonico.

 

Nella malocclusione di seconda classe, invece, il primo molare superiore si trova davanti al primo molare inferiore, che risulta “indietro”, e il canino superiore si trova davanti al canino, non più tra canino e premolare.

La seconda classe dentale viene altresì suddivisa in: prima divisione, quando i denti anteriori dell’arcata superiore sono sporgenti, vi è una notevole presenza di Overjet, ovvero discrepanza antero-posteriore tra le arcate dentarie, e seconda divisione, dove gli incisivi centrali superiori risultano inclinati verso i denti dell’arcata inferiore mentre gli incisivi laterali tendono a essere sporgenti verso l’esterno.

In questo tipo di malocclusione vi è la quasi assenza di Overjet (la norma è 2,5 millimetri ± 1,5) e si è in presenza di un morso profondo. La malocclusione di seconda classe scheletrica è dovuta o ad un’eccessiva protrusione dell’arcata superiore, quindi saremo in presenza di una arcata superiore sporgente, o ad una mandibola troppo retrusa, cioè in posizione arretrata rispetto al mascellare superiore.

 

Infine, la malocclusione di terza classe dentale insorge quando il primo molare superiore occlude dopo il solco distale del primo molare inferiore, cioè il molare inferiore si trova “davanti di quasi un dente” rispetto all’antagonista. Si ha la presenza di morso inverso anteriore e spesso cross-bite laterali.

Nella terza classe scheletrica si ha protrusione mandibola, cioè vi è la mandibola in avanti, con la presenza di morso inverso, i denti dell’arcata inferiore vanno oltre quelli dell’arcata superiore, mentre fisiologicamente i denti superiori devono stare sempre davanti agli inferiori. E’ spesso dovuta a fattori ereditari o fattori ambientali come respirazione orale, vegetazioni adenoidee o postura bassa della lingua.

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